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                      LA COSTRUZIONE 
                      GUINNES WORLD RECORD : "URCA 
                      FOR RECORD"  | 
                   
                 
                
               
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                    | 
                    Disegni e master in legno ed espanso | 
                   
                  
                    | 
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                    | 
                     Per 
                    abbattere i costi e i tempi di realizzazione, lo stampo è 
                    stato realizzato in espanso e legno, scomponibile sul piano 
                    longitudinale in 2 metà.  
                    Tutta la costruzione e i piazzamenti sono realizzati 
                    mediante spinature e tracciature sul piano di taglio che 
                    diventa piano di riferimento. 
                    Qui si vedono le ordinate longitudinali e la chiglia in fase 
                    di preparazione : si ritagliano le copie dei disegni in 
                    scala 1:1 e si incollano direttamente sul legno. 
                    Ogni parte viene tracciata e ritagliata separatamente prima 
                    dell’assemblaggio curando in particolare le simmetrie e il 
                    rispetto delle quote di progetto.  | 
                   
                 
                
                
               
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                  | 
                   Dopo la 
                  spinatura delle due centine longitudinali tra loro, e con il 
                  piano di montaggio, si procede all’assemblaggio con la chiglia 
                  superiore ed inferiore. 
                  Le parti vengono imbastite e messe in squadra sul piano di 
                  costruzione mediante spilli e puntatura con cianoacrilato. 
                  Completato l’assemblaggio delle ordinate/chiglie, l’insieme 
                  viene rispinato e raccordato per ottenere una perfetta 
                  giunzione delle parti in legno che faranno da struttura 
                  portante del master in espanso.  
                  Le ordinate, completata la laminazione, verranno poi staccate 
                  dal master e formeranno la nervatura di giunzione tra i due 
                  "mezzi scafi". 
                  Quindi si procede a piazzare 
                  le centine in depron da 6mm e i riempimenti in styrodur ad 
                  alta densità. In tal modo si genera una forma maggiorata dello 
                  scafo da sagomare in un secondo tempo.  | 
                 
               
              
               | 
            
            
              |   | 
            
            
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                  | Preparazione master 
                  per laminazione | 
                 
                
                  |   | 
                 
                
                  | 
                   Mediante 
                  sgrossatura con taglierino e lisciatura con tampone e carta 
                  abrasiva in poche decine di ore si arriva ala forma finale 
                  pronta per la laminazione. 
                  Sul piano di 
                  lavoro protetto da nylon si procede a rivestire con 
                  pellicola trasparente per alimenti i due semiscafi 
                  ottenendo una superficie liscia e perfettamente "distaccante" 
                  tra master e parti da laminare.  | 
                 
               
              
              
                
                  | 
                   Bloccata la 
                  pellicola plastica con nastro adesivo al di fuori della zona 
                  da laminare, si procede alla tensionatura mediante phon ad 
                  aria calda industriale per eliminare tutte le grinze e 
                  farle copiare perfettamente la forma del master.  
                  Completata la tensionatura si controlla la superficie a 
                  luce radente per individuare eventuali difetti che, se non 
                  eliminati, si trasferiranno al laminato.  | 
                 
               
              
               | 
            
            
              |   | 
            
            
               | 
            
            
              |   | 
            
            
              
               
                
                  
                    | Laminazione e 
                    postcura delle parti in fibra di carbonio  | 
                   
                  
                    |   | 
                   
                  
                    | 
                     Ora si 
                    possono tagliare tutte le pezze di tessuto che 
                    andranno impregnate di resina epossidica e poi si può 
                    iniziare la loro stesura. All’interno dello scafo viene 
                    posto uno strato di tessuto di vetro fine, poi gli strati di 
                    tessuto di carbonio impregnandoli con resina epossidica
                    Cyba: tutti i materiali sono forniti dallo sponsor 
                    Modelresine.  | 
                   
                  
                    |   | 
                   
                 
                
                  
                    
                      | 
                    
                      | 
                   
                 
                
                  
                    |   | 
                   
                  
                    Infine si 
                    lamina lo strato di vetro di finitura esterna. Date le 
                    dimensioni la presenza di alcuni “supporter” è un grande 
                    aiuto. Anche la resina va preparata un poco alla volta per 
                    lavorarla con la giusta viscosità. Dalle immagini si vede la 
                    parte superiore dello scafo completamente laminata in fase 
                    di polimerizzazione. 
                    Il tempo totale impiegato è stato di circa 6 ore in 2-3 
                    persone.
                    Completa la 
                    polimerizzazione a temperatura ambiente (24-48ore) è 
                    stata effettuata la postcura a 60 gradi delle parti 
                    in composito per far raggiungere al laminato le massime 
                    caratteristiche meccaniche. 
                    E' stato realizzato per questo scopo un forno "su misura" 
                    con un sistema termostatico temporizzato di controllo per 
                    rispettare i parametri di postcura previsti dal produttore 
                    della resina (Cyba Renlam 5138). 
                    Completato il ciclo di postcura le parti vengono rimosse dal 
                    forno, rifinite e controllate.  | 
                   
                  
                    |   | 
                   
                 
                
               
               | 
            
            
              |   | 
            
            
               | 
            
            
              |   | 
            
            
              
              
                
                  | Laminazione deriva in 
                  fibra di carbonio | 
                 
                
                  |   | 
                 
                
                  | 
                   Con una 
                  tecnica simile, ma utilizzando anche un sacco a vuoto per una 
                  maggiore compattazione del composito è stata realizzata la 
                  deriva che, con soli 11mm di spessore e 700 grammi di peso, 
                  porta fino a 12Kg di zavorra appesi ad un metro sotto alla 
                  coperta.  | 
                 
               
              
               | 
            
            
              |   | 
            
            
               | 
            
            
              |   | 
            
            
              
              
                
                  | Preassemblaggio e 
                  prove in “vasca” | 
                 
                
                  |   | 
                 
                
                  | 
                   Data una mano 
                  di vernice di fondo, i due "semi-scafi" in carbonio (1490 
                  grammi di peso complessivo) sono pre-assemblati e tracciati 
                  per la loro prima prova in acqua di verifica della esattezza 
                  dei calcoli di progetto. Vengono infatti tracciati i 
                  riferimenti della linea di galleggiamento, il centro di 
                  rotazione e il posizionamento dei vari pesi esterni ed 
                  interni.  
                  Finalmente lo 
                  scafo può essere messo in acqua con le varie masse simulanti 
                  la zavorra, l’albero, l’impianto radio, i verricelli, etc.  
                  Tutto viene posto nelle posizioni previste a progetto con la 
                  massima precisione: è il momento più importante della 
                  verifica! 
                  Ed eccola che 
                  galleggia esattamente come previsto dai calcoli per 16,5 Kg di 
                  dislocamento. Adesso si può procedere nella costruzione 
                  seguendo i disegni e le assunzioni di base. Il sistema di 
                  calcolo è perfettamente a punto!  | 
                 
               
              
               | 
            
            
              |   | 
            
            
               | 
            
            
              |   | 
            
            
              
              
                
                  | Laminazione rinforzi 
                  interni coperta | 
                 
                
                  |   | 
                 
                
                  | 
                   Nello scafo 
                  superiore vengono laminati i rinforzi e incollati punti di 
                  attacco delle strutture di coperta e dei boccaporti.  | 
                 
               
              
               | 
            
            
              |   | 
            
            
               | 
            
            
              |   | 
            
            
              
              
                
                  | Assemblaggio e 
                  incollaggio delle parti su ordinata intermedia | 
                 
                
                  |   | 
                 
                
                  | 
                   Le due parti 
                  dello scafo vengono più volte pre-assemblate per verificare le 
                  interfacce e i punti di attacco. Ogni particolare deve essere 
                  previsto con esattezza prima della chiusura dei due "gusci": 
                  nulla può essere lasciato "al caso", molte zone dello scafo 
                  dopo non saranno più raggiungibili.  
                  L’assemblaggio finale prosegue montando l’ordinata centrale 
                  sullo scafo “inferiore” e piazzando la scassa della deriva, 
                  quella dell’albero e i punti di attacco del sartiame. 
                   
                  Si procede 
                  quindi all’incollaggio dell’ordinata centrale sul guscio 
                  inferiore. Dopo di che si incollano in posizione: la scassa 
                  della deriva e quella dell’albero, gli attacchi delle sartie, 
                  del timone, della piastra radio e tutti i rinforzi 
                  sottocoperta.  | 
                 
                
                  |   | 
                 
               
              
               | 
            
            
              |   | 
            
            
               | 
            
            
              |   | 
            
            
              
              
                
                  | Finiture raccordi 
                  dopo chiusura scafo  | 
                 
                
                  |   | 
                 
                
                  | 
                   Dopo l’unione 
                  dei due semigusci si procede alla stuccatura della giunzione e 
                  dei raccordi tra scafo e deriva. Utilizzando resina epossidica 
                  caricata con fibre di carbonio e microsfere si ottiene la 
                  massima robustezza e una buona uniformità di durezza tra gli 
                  riempimenti e le zone in CFC laminate.  
                  Tra le parti smontabili, come distaccante, viene interposta la 
                  solita pellicola trasparente per alimenti.   | 
                 
               
              
               | 
            
            
              |   | 
            
            
               | 
            
            
              |   | 
            
            
              
              
                
                  | Verniciatura scafo
                   | 
                 
                
                  |   | 
                 
                
                  | Dopo lunga 
                  levigatura e raccordatura si giunge finalmente alla 
                  verniciatura | 
                 
               
              
               | 
            
            
              |   | 
            
            
               | 
            
            
              |   | 
            
            
              
               
                
                  
                    | Montaggio 
                    attrezzature di coperta  | 
                   
                  
                    |   | 
                   
                  
                    Non rimane che montare le attrezzature 
                    nelle posizioni previste sui rinforzi annegati e filettati 
                    sottocoperta. 
                    Rinvii, cavallotti, meccaniche di albero e boma: poco alla 
                    volta l’attrezzatura prende forma. Ogni particolare è 
                    essenziale per evitare ogni possibile sporgenza su cui le 
                    manovre potrebbero impigliarsi.  
                    Massima cura è posta alle superfici che sono tutte 
                    raccordate e concepite per la massima leggerezza: la 
                    meccanica completa di albero, bomi e coperta pesa in tutto 
                    poco più di 150 grammi. | 
                   
                 
                
                  
                    | In questa vista di dettaglio si notano: 
                    - I due elastici che mantengono in tensione le scotte delle 
                    vele sui verricelli 
                    - Gli attacchi regolabili delle sartie 
                    - Il piede dell’albero con il sistema di tensionatura del 
                    sartiame e le cerniere del boma. 
                    - La meccanica del boma del fiocco che permette di regolare 
                    la tensione della balu-mina, l’angolo di rotazione e “il 
                    grasso” nelle varie andature. 
                    - due cavallotti di sollevamento dello scafo, uno in 
                    posizione baricentrica e uno a prua.  | 
                      | 
                    
                    
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