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Maggio 2007 ©    

 

 

 

 

NonSoloVela

 
WAG - World Air Game

La FAI (Fédération Aéronautique Internationale), garante sin dal 1905 di una comunità aeronautica che conta cento Paesi del mondo fra cui l'Italia, è l'organizzazione che presidia tutte le attività aeronautiche sportive internazionali.
La FAI ha l'autorità di regolamentare, promuovere e certificare competizioni e record continentali e mondiali nelle diverse
discipline aeronautiche: Aeromodellismo, Paracadutismo, Volo a Vela, Acrobazia, Volo libero, Elicotteri, Experimental, Aerostati, Volo spaziale.

L'obiettivo di diffondere una migliore conoscenza del mondo aeronautico sportivo e valorizzarne le potenzialità educative e sociali ha indotto la FAI, nel 1995, a lanciare una iniziativa aeronautica multidisciplinare in analogia allo spirito olimpico, i World Air Games. 
Le prime due edizioni, tenutesi in Turchia (1997) e in Spagna (2001), hanno permesso di mettere alla prova il concetto, di acquisire esperienza e di far tesoro di irrinunciabili "lessons learned". 
È stata quindi concepita una formula del tutto nuova per il 2009.

Requisiti essenziali

  • massima concentrazione geografica e contemporaneità per le dieci discipline sportive interessate
  • alta spettacolarità favorita da regolamenti espressamente adattati allo scopo
  • forte impatto mediatico (es. immagini e dati elaborati in tempo reale, trasmessi a terra su maxi-schermi e diffusi sui canali televisivi internazionali )
  • partecipazione limitata al top del ranking mondiale in tutte le specialità.

Gli obiettivi

  • Individuare i "Campioni dei World Air Games" in ogni disciplina dei WAG
  • Creare un senso di coesione tra diverse discipline degli Sport dell'Aria, e favorire la fratellanza tra i migliori Atleti degli Sport dell'Aria del mondo
  • Mostrare i vari Sport dell'Aria al pubblico, e promuovere la partecipazione del pubblico agli Sport Aerei attraendo nuovi partecipanti alle varie discipline aeree.
  • Promuovere presso i giovani la conoscenza e la pratica degli sport
  • Promuovere gli eventi organizzati dalla FAI presso altre organizzazioni sportive, e creare una piattaforma appetibile per la TV, Internet, i media ed altri partner esterni.

Sulla base di questi obiettivi, i WAG sono stati progettati per diventare l'evento mondiale TOP per la FAI e per chiunque sia interessato agli Sport dell'Aria. Questo comporta che i migliori atleti si sfideranno per aggiudicarsi il più prestigioso titolo negli Sport dell'Aria: il titolo di "Campione dei World Air Games".

 
 

Il PUNTO, di Claudio Vigada

I World Air Games, alias i Giochi dell'aria, sono le Olimpiadi degli sport aerei e in questa edizione Torinese sono stati organizzati su tre sedi distinte: il campo volo di Collegno per le specialità a motore e volo a vela, Avigliana per il Volo libero e Mondovì per le mongolfiere.

Il parapendio, come gli altri mezzi del volo a vela (come l'aliante), non ha motore e quindi vola convertendo l'energia potenziale in cinetica, ovvero consumando la quota per ricavare l'energia per avanzare. Questo però non vuol dire che un parapendio può andare solo in discesa, poiché in suo aiuto arrivano i movimenti naturali dell'aria che sale in correnti ascensionali dette anche termiche. Sfruttando queste correnti può guadagnare rapidamente quota e via via allungare il suo volo. Anche se un parapendio è molto più lento e meno efficiente di un aliante, permette in ogni caso voli di considerevole lunghezza e durata. Le competizioni di parapendio si disputano generalmente sulla distanza e/o velocità, e impegnano i concorrenti su percorsi che spaziano da 40 a più di 100 Km. In questa edizione dei WAG di Torino si sono scelte solo le discipline di Acrobazia e precisione in atterraggio che sono specialità minori e molto poco diffuse in Italia.

Portando ad esempio la mia esperienza personale, posso affermare che ho potuto partecipare alla gara di precisione solo perchè ero uno dei pochi piloti italiani disponibili presenti nelle graduatorie internazionali della FAI. Il paradosso sta nel fatto che la nostra nazionale vera, impegnata nelle gare che contano e che ha primeggiato agli ultimi mondiali di disciplina è stata costretta e restare a casa, assieme a quelle della altre nazioni, perchè considerate poco spettacolari per gli spettatori e soprattutto per la TV (che ha dato una copertura neanche dignitosa).

Quello che rammarica è che l’ amministrazione che ha gestito i WAG Torinesi, è riuscita a finire i fondi, ancora prima dell'inizio delle competizioni e oltretutto, con grande lungimiranza, ha eliminato completamente l'ufficio stampa e con esso gran parte la visibilità dell'evento. Sui giornali si sono visti pochi articoli, sia prima sia durante e per lo più nelle pagine "locali" , niente RAI o quasi, solo Raisport in orari ridicoli.  Questo lascia sorpresi se si pensa che "La Stampa" era Co-sponsor dell'evento!

La prima conseguenza è stata che a Torino ci sono state le olimpiadi dell'aria e nessuno se n'è accorto!! Non se ne sono accorti i cittadini, ma anche gli amministratori e gli addetti ai lavori ... e dire che sarebbe stata un'occasione importante per la città e per tutti gli appassionati di questi sport.
nel contempo, paradosso tra i paradossi... lo stand vip con decine di graziose hostess, cuochi e punti ristoro in funzione per tutta la durata dell'evento, così come l'esubero di volontari che a centinaia, senza un chiaro coordinamento, hanno mangiato e bevuto gratis tutta la settimana.

Tornando alla mia disciplina e a tutto il mondo del "volo libero", che per numero di praticanti è la forza maggiore, mi dispiace constatare che sia stato relegato al ruolo di comprimario defraudandolo delle sue gare migliori

Alla fine tutto questo ha penalizzato le attivita` e i settori della città che, in un momento di crisi come questo, un evento di tali proporzioni avrebbe potuto rivitalizzare. Per organizzare certi eventi servono i soldi, ma soprattutto serve il cervello, il buon senso e la mentalità giusta, cose che paiono ormai perdute.

Claudio Vigada

 
 
Gare di parapendio ai WAG 2009: Acrobazia e Atterraggio di precisione

Acrobazia in singolo - I piloti giunti alla quota di circa 600 metri sulla verticale del Lago Grande di Avigliana iniziano le loro evoluzioni. La gara si sviluppa attraverso l’esecuzione di manovre imposte, da realizzarsi in un immaginario parallelepipedo. Più è elevata la difficoltà delle figure che i concorrenti compiono, più alto è il punteggio. L’atterraggio è previsto su una piattaforma galleggiante davanti al pubblico. La competizione prevede una coreografia con fumogeni su un tema musicale.

Acrobazia in “sincro” - Le regole della gara sono analoghe al “singolo”, ma in questo caso la prova prevede l’esibizione contemporanea di due concorrenti in coppia. Essi devono sincronizzare le proprie evoluzioni sia in distanza sia in quota. Anche in questo caso l’atterraggio avviene su piattaforma galleggiante, sempre in contemporanea e con l’esecuzione delle ultime manovre a pelo d’acqua.

Precisione in atterraggio - Il decollo ha luogo dal pendio prospiciente le tribune degli spettatori e, dopo una semplice planata in volo rettilineo, i concorrenti raggiungono la zona di atterraggio a una quota di circa 150 metri. A questo punto gli atleti devono impostare una traiettoria tale da consentire loro di concludere il volo atterrando il più vicino possibile a un sensore posto al centro di un cerchio di 10 metri di raggio sulla piattaforma galleggiante. Incredibilmente, essi si giocano la gara sul centimetro, e la fase finale risulta molto spettacolare, anche per le complesse evoluzioni a cui i concorrenti ricorrono per impostare la manovra di precisione.

 
 

Lago di Avigliana, 07 Giugno 2009 - Parapendio, Atterraggio di precisione

 
 

Lago di Avigliana, 10 Giugno 2009 - Parapendio, Atterraggio di precisione e Acrobazia in singolo
 

 

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